Storia dei Drinks Cubani

Storia dei Drinks Cubani

image Durante il XVI secolo al Corsaro Francis Drake (con patente di Corso cioè possibilità di piraterie contro navi Spagnole senza essere arrestato) si riferisce la bevanda detta ‘Draque’ o ‘Draquecito’ bevuta dai suoi uomini, così composta: Distillato di canna da zucchero, zucchero, limon, yerbabuena. Ora chiamato Mojito divenuto famoso nel mondo preparato da Martinez a la Bodeguita del Medio (Habana).

Dalla metà del 1700 nella zona di Santiago de Cuba si beve il  imageCanchànchara (ancora tutt’oggi consumato a Topes de Collantes nella zona montagnosa dell’Escambray o sulle spiagge a Sud di Cuba) una mistura di Distillato di canna da zucchero (Rum), miele, limon (in Spagnolo il Lime è detto Limon), acqua.

1898 truppe Nordamericane sbarcano sulle spiagge di Siboney e di Daiquirì. All’amministratore delegato di una società ispano-americana è data la gestione dell’estrazione del Ferro dalle miniere nezza zona montagnosa alle spalle del Paesino Daiquirì situato sulla costa (zona Santiago de Cuba).

image Cox cambiò la ricetta del Canchànchara, per i suoi minatori, modificandola così: lascia il Distillato di canna da zucchero (Ron), lascia il Limon (Lime), sostituisce il miele con Zucchero di canna e l’acqua con pezzetti di Ghiaccio. Diede a questo Drink il nome di ‘Rum a la Daiquirì’ in seguito ‘Daiquirì’. Divenuto famoso nel mondo preparato da Constante al Floridita (Habana)

Dopo l’invasione delle truppe Nordamericane Cuba diventa il Paradiso dei benestanti USA che chedevano: “Cosa si beve qui?”.

Gli risposero: “Il Daiquirì.”

image “OK però allunghiamolo con un poco di Coca Cola.”

A poco a poco la quantità di Coca Cola aumentava e diminuiva sia lo zucchero (fino a scomparire) sia il Lime (ora solo uno spicchio spremuto) ed ecco il CUBA LIBRE. .

image

NB: Negli ultimi tempi alcuni Bartender stanno riproponendo il Cuba Libre nella primitiva versione.

Cioè Preparando un Frozen Daiquiri allungato con poca Coca Cola in Bicchiere da 36 cl (senza ghiaccio in cubetti).

 

 

 

 

 

 

2 Comments

Lascia una Risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *