La prosecchizzazione del Friuli
PROSECCO DOC PANREGIONALE. Per contrastare tutto il Prosecco venduto nel mondo è stato adottato il nome della Località sopra Trieste. Dunque le zone di produzione sono state allargate dal Veneto al Friuli Venezia Giulia. E’ l’unico modo per avere la denominazione Prosecco Doc. Dunque non il nome di un Vitigno ora chiamato Glera (vecchia denominazione del vitigno) ma il nome di una Località.
Corsa all’impianto di nuovi vigneti per il Prosecco DOC in tutto il Friuli -Venezia-Giulia. E’ la conseguenza del entrata in funzione della DOC Prosecco, che oltre il Veneto tutto comprende anche il Friuli, dove fino ad ieri il Prosecco era un vitigno straniero. L’unico Prosecco sempre esistito in Friuli è l’omonima località sopra Trieste che ha dato la possibilità di dare un nome geografico alla denominazione e non un nome di vitigno (il quale vitigno Prosecco oggi si chiama Glera). La DOC panregionale è stata fatta per contrastare tutto quel Prosecco che si vendeva nel mondo con il nome di Prosecco, ma che era fatto con altri vini. Il successo commerciale del Prosecco DOC ha provocato una corsa all’impianto di nuovi vigneti nel Nord Est. La cosa interessante è che si sta piantando viti di Prossecco- Glera anche nelle terre vocatissime del Collio e dei Colli Orientali, celebri per i loro grandissimi bianchi. Perché? Il motivo è molto semplice, e come sempre il solo unico che genera grandi e veloci trasformazioni nella viticoltura: i soldi. La mancanza di un giorno all’altro di Prosecco a denominazione con le carte in reagola ha generato una fortissima domanda da parte degli imbottigliatori. Oggi un litro sfuso di Prosecco DOC 2010 sul mercato vale circa due euro. Una cifra niente male se si pensa che stiamo parlando di un vino che ha pochi mesi di vita e non ha avuto nessun passaggio in legno. Dall’alta parte invece i prezzi delle uve del Collio – valori riferiti ai pagamenti delle cantina sociali – sono intorno ai 50 centesimi il kg di uva. Significa che – a parità di resa per ettaro – che un ettaro coltivato a Prosecco rende almeno tre volte un ettaro di Pinot Bianco o Malvasia del Collio. Ma se si considera che la produzione massima autorizzata di un vigneto di Prosecco DOC è 180 quintali per ettaro, cioè circa il doppio dei vigneti tradizionali delle colline del Collio, la redditività diventa ancora molto maggiore. Se si tiene anche conto che a causa della crisi strutturale del settore vitivinicolo i prezzi dei vigneti e dei diritti di reimpianto sono scesi ai minimi storici è facile capire il perché di questa corsa all’oro, pardon al Prosecco.
La prosecchizzazione del Friuli
Scritto da: Francesco Arrigoni alle 23:30 del 11/03/2011
http://webwinefood.corriere.it/2011/03/la_prosecchizzazione_del_friul.html
Vitigno Prosecco (Glera) in Primavera:
Sergio
Docente Corsi Barista, Barman, Caffetteria, Fruit Carving, Sorsi di Frutta, Cocktail New Age. Scrittore libri. Viaggi e Cammini.
Potrebbe piacerti

Albero Natale alternativo
Dicembre 18, 2016
Prosciuttino?
Ottobre 22, 2022