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Il Caffè Leccese: un sorso rigenerante per un viaggio in Puglia da Nord al Salento

Immaginate di immergervi in un viaggio a piedi che vi porti a scoprire le bellezze nascoste e i paesaggi unici della Puglia, dalla costa adriatica del Nord fino al Salento a Sud.

Il Cammino di don Tonino Bello è un itinerario che si estende per oltre 400 km, attraversando 9 diocesi e 32 città pugliesi, offrendo un’esperienza unica di contemplazione e connessione con la natura, l’arte e le tradizioni locali.

Questo cammino, ideato per onorare la figura di don Tonino Bello, un vescovo salentino noto per il suo impegno sociale e la sua dedizione ai più deboli, mi ha guidato attraverso uliveti secolari, vigneti, campi di grano e piccoli borghi storici.

Partendo da Molfetta, con il suo porto e il Duomo medievale, il cammino mi ha portato a scoprire luoghi come Ruvo di Puglia, con la sua antica città preromana, e a attraversare la Valle d’Itria, famosa per i suoi trulli e le architetture rurali.

Cammino di don Tonino Bello

Man mano che procedevo verso il Salento, avevo l’opportunità di visitare città come San Vito dei Normanni, Mesagne e Alessano, dove don Tonino Bello è sepolto. Ogni tappa del cammino è stata un’occasione per vivere un’esperienza fisica e spirituale, immerso nei colori e nei profumi tipici della Puglia.

Dopo giorni di cammino, finalmente arrivo nel cuore del Salento: a Lecce. Il sole caldo sulla pelle, l’aria profumata di mare e il paesaggio mozzafiato mi accolgono in questa terra meravigliosa. Stanco ma soddisfatto del viaggio (non ancora concluso), decido di concedermi una pausa in una piccola piazzetta di Lecce, all’ombra di un antico palazzo barocco.

Mi siedo a un tavolino di un bar caratteristico e ordino il tanto atteso caffè leccese. Osservo con curiosità il barista che lo prepara con gesti precisi e misurati, seguendo la tradizione locale. Quando finalmente il bicchiere arriva al mio tavolo, rimango affascinato dalla stratificazione dei colori: il bianco cremoso del latte di mandorla, il marrone intenso del caffè e i cubetti di ghiaccio che galleggiano in superficie.

Il Caffè Leccese

Il caffè leccese, anche noto come caffè salentino, è una bevanda tradizionale del Salento, Puglia, che combina il sapore intenso del caffè con la freschezza del ghiaccio e la dolcezza del latte di mandorla. Questa deliziosa bevanda è una specialità tipica del Salento, soprattutto della città di Lecce, e si trova spesso nei menù di bar e caffetterie di tutta Italia.

La Storia del Caffè Leccese

La storia del caffè leccese è profondamente radicata nella cultura e nella tradizione del Salento. Le origini di questa bevanda risalgono alla dominazione spagnola, quando il “Cafè del Tiempo” valenciano, servito con una fetta di limone o arancia e ghiaccio, si diffuse nel Meridione d’Italia. A Otranto, agli inizi dell’Ottocento, il caffè caldo veniva servito con pezzi di ghiaccio e una buccia di limone verde o con la menta, anticipando la versione moderna del caffè leccese.

La versione moderna di questo caffè è attribuita ad Antonio Quarta, un barista di Lecce che, negli anni ’50 del Novecento, era l’unico a distribuire ghiaccio in città. Quarta utilizzava il ghiaccio picconato per raffreddare il caffè e, per smorzare il sapore amaro, aggiunse il latte di mandorla, creando così la ricetta che conosciamo oggi.

La Preparazione del Caffè Leccese

Ecco come preparo il caffè leccese:

  • Preparo il caffè: Utilizzo una moka per preparare il caffè. Riempiendo la caldaia della moka con acqua fino a sfiorare la valvola, posiziono il filtro e distribuisco la polvere di caffè senza pressarla e formare la “montagnetta”. Stringo per bene la moka, la sposto sul fuoco e attendo qualche minuto fino a quando il caffè inizia a uscire. Spengo la fiamma e attendo che il caffè riempia il bricco.
  • Preparo i bicchieri: Mentre il caffè si raffredda leggermente, preparo i bicchieri mettendo 2-3 cubetti di ghiaccio in un bicchiere di vetro.
  • Aggiungo il latte di mandorla: Verso il latte di mandorla freddo nei bicchieri. Il latte di mandorla utilizzato è spesso uno sciroppo dolce, ma se preferisco, posso acquistare una bevanda vegetale non dolcificata o prepararla in casa e aggiungere zucchero semolato al caffè ancora caldo.
  • Aggiungo il caffè: Verso lentamente il caffè caldo nel bicchiere, senza mescolare immediatamente per mantenere la stratificazione dei liquidi.
  • Servo e mescolo: Servo subito e, se desidero, mescolo leggermente con un cucchiaino prima di bere.

Consigli e Varianti

Per apprezzare al meglio il caffè leccese, ci sono alcuni consigli da tenere a mente. Innanzitutto, utilizzo cubetti di ghiaccio grandi per evitare che la bevanda si annacqui troppo rapidamente. Inoltre, se non amo il latte di mandorla, posso sostituirlo con il latte vaccino o con altri tipi di latte vegetale, come il latte di soia, di cocco o di riso.

Il caffè leccese è perfetto se cerco idee per il dopo cena che siano anche fresche. Posso servire il caffè con ghiaccio insieme a creme e liquori, oppure con dei dolcetti. Questa bevanda si può fare in tante versioni e arricchire la ricetta per sperimentarne di nuove.

L’Arrivo nel Salento e l’Assaggio del Caffè Leccese

Mentre sorseggio lentamente il mio caffè leccese, rifletto sul cammino appena concluso e sulle tappe che ancora mi mancano per arrivare alla fine del percorso.

Questa bevanda rappresenta perfettamente lo spirito del Salento: un mix di tradizione e innovazione, di semplicità e raffinatezza. È il coronamento perfetto del mio viaggio, un modo per assaporare letteralmente l’essenza di questa terra.

Concludo pensando che il caffè leccese non è solo una bevanda, ma un’esperienza sensoriale completa, un simbolo dell’ospitalità e della cultura salentina. È un invito a rallentare, a godersi il momento e ad apprezzare le piccole gioie della vita. E mentre finisco l’ultimo sorso, so già che porterò con me il ricordo di questo sapore unico, insieme a tutti gli altri ricordi indimenticabili del Cammino di don Tonino Bello.

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