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L’ascesa del caffè sintetico

Il caffè sintetico è un’innovazione da tenere attentamente d’occhio nel mondo della tecnologia alimentare, motivata dalle preoccupazioni sull’impatto ambientale e sulla sostenibilità della produzione di caffè tradizionale.

Varie startup stanno lavorando per creare caffè senza utilizzare chicchi di caffè, ma piuttosto mediante tecniche di crescita in laboratorio o ricostruzione molecolare dei composti chiave del caffè.

Atomo Coffee: un esempio di caffè molecolare

Un esempio notevole è Atomo Coffee, con sede a Seattle. Hanno analizzato oltre 1.000 composti presenti nel caffè e hanno utilizzato un processo proprietario per creare un caffè molecolare estraendo e riorganizzando quei composti da materiali vegetali più sostenibili e riciclati.

Atomo afferma che il loro caffè senza chicchi genera emissioni di carbonio del 93% inferiori e utilizza il 94% meno acqua rispetto al caffè tradizionale.

Compound Foods: caffè sintetico mediante biologia sintetica

Un’altra startup attiva in questo settore è Compound Foods, con sede a San Francisco. Stanno utilizzando la biologia sintetica per ricreare il caffè senza chicchi, esaminando cosa rende unico il caffè a livello molecolare e poi correlando i sapori e gli aromi chiave.

La loro analisi preliminare del ciclo di vita indica che il loro prodotto ha emissioni di gas serra del 1/10 e utilizzo dell’acqua del 1/10 rispetto al caffè tradizionale.

Caffè coltivato in laboratorio in Finlandia

In Finlandia, i ricercatori del VTT Technical Research Centre hanno coltivato con successo caffè da colture cellulari in bioreattori. Questo metodo richiede nessun pesticida e molto meno acqua rispetto all’agricoltura tradizionale. Sebbene sia ancora in fase iniziale, si prevede che otterrà l’approvazione regolamentare in Europa e negli Stati Uniti entro circa quattro anni.

Motivazioni ambientali per creare caffè sintetico?

La motivazione principale dietro queste iniziative di caffè sintetico è affrontare l’impatto ambientale dell’industria del caffè. La crescente domanda globale ha portato alla deforestazione nei paesi in via di sviluppo, mentre il cambiamento climatico minaccia la quantità di terra adatta alla coltivazione del caffè. Entro il 2050, metà della terra attualmente utilizzata per la coltivazione del caffè potrebbe diventare improduttiva.

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